Pasta allo scarpariello
Nata a Napoli tra i vicoli dei quartieri spagnoli, la “pasta allo scarpariello” è un primo piatto tipico della cucina napoletana.
La ricetta de ” O scarpariello”, letteralmente pasta del calzolaio, ha le sue origini nei vicoli dove un tempo lavoravano gli “scarpari”, ovvero i calzolai, i quali venivano ripagati del proprio lavoro anche con quanto si aveva in dispensa e molto spesso preparavano questo piatto nel retro della loro bottega, recuperando gli avanzi del giorno prima.
Secondo la ricetta tradizionale gli ingredienti base erano il ragù avanzato dalla domenica ed il formaggio.
Quest’ultimo, infatti, era molto spesso il compenso per il loro lavoro, per cui le dispense abbondavano di questo alimento.
Al contrario della tradizione napoletana, oggi lo scarpariello si prepara con pomodoro fresco e c’è chi preferisce la cipolla o lo scalogno all’aglio.
Nella preparazione di questo piatto, semplice ma saporito allo stesso tempo, ho voluto dare al pomodoro un sapore più intenso, utilizzando due tipi di pomodoro, sia i pomodoro pelati che i pomodorini freschi ed ho aggiunto un ingrediente segreto per dare alla pasta un gusto più deciso: un trito di peperone rosso.
Buona lettura!
Pasta allo scarpariello
Ingredienti
- 350 g Pasta tipo tortiglioni
- 1 barattolo Pomodori pelati
- 1/2 Peperone rosso
- 10 Pomodori datterini
- q.b. Formaggio pecorino
- q.b. Olio extravergine di oliva
- q.b. Basilico
- 1 Aglio
- 1/2 Scalogno
- q.b. Sale
Istruzioni
-
Far soffriggere in un fondo di olio, l‘aglio e qualche fettina di scalogno.
Tritare finemente mezzo peperone rosso ed aggiungerlo al soffritto.
Unire i pomodori pelati, qualche foglia di basilico, un pizzico di sale e lasciar cuocere, sino ad ottenere un sugo denso.
Nel frattempo lavare e tagliare a metà i datterini ed aggiungerli al sugo quasi a fine cottura.
Portare ad ebollizione una pentola d‘acqua e cuocere la pasta avendo cura, a cottura ultimata, di scolarla al dente.
Conservare un paio di mestoli di acqua di cottura.
Unire la pasta al sugo e terminare la cottura a fuoco basso facendo si che la pasta assorba il condimento.
Se dovesse risultare troppo asciutta aggiungere qualche mestolo di acqua.
Spegnere il fuoco ed unire il formaggio grattugiato mescolando.
Servire con aggiunta di ulteriore formaggio e basilico fresco.
Wow, oltre alla fantastica ricetta, la storia di questo piatto è fantastica!!!
Grazie infinite Gaia! C’è sempre qualcosa da imparare.
Bellissimo piatto, che come narrato in precedenza è semplice ma saporito allo stesso tempo (insomma da leccarsi i baffi 😋) molto bella la “storia” di questo piatto, costui è allo stesso tempo invitante e fa venire una matta voglia di cucinarlo (una voglia che non ti dico).
Il mio voto è: ⭐️ ⭐️⭐️⭐️⭐️/⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
Mille grazie Elisa! Le ricette che fanno parte della tradizione sono sempre vincenti. Mi piace dare qualche breve cenno sulle origini dei piatti. Grazie per il tuo voto!