La panzanella è un piatto tipico del centro Italia, più precisamente della Toscana, a base di pane, pomodori, cipolla e basilico condita con olio, aceto e sale.
Pare che il suo nome derivi dai termini “pane” e “zanella” con il significato di zuppiera, per l’abitudine dei contadini di bagnare il pane secco.
Si narra però che il termine “panzanella” significasse pasta di pane fritta in olio bollente.
Nonostante la ricetta originaria prevede che il pane venga bagnato e poi sbriciolato e coperto dagli ingredienti, io ho voluto farne una versione croccante, tostando il pane in padella con un filo di olio, avendo cura di non farlo indurire troppo.
E’ un piatto molto diffuso durante la stagione estiva e pur non ammettendo varianti, esistono numerose versioni: da quella di mare alla versione pugliese che preferisce la frisa al posto del pane secco, a quella romana con l’uso della sola crosta di pane bagnata.
Sul web si suggerisce anche una versione cotta in forno che prevede la cottura su una teglia oleata a 180°.
Panzanella croccante in vasetto con tonno e pomodori
Ingredienti
- 2 Pomodori da insalata
- 1 Filoncino di pane anche integrale
- q.b. Tonno sottolio
- q.b. Olio extravergine di oliva
- q.b. Sale
- q.b. Basilico
- q.b. Cipollotto
Istruzioni
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Tagliare il filoncino a dadini e tostarlo, senza farlo indurire troppo, in una padella con un filo di olio.
Lavare e tagliare i pomodori e condirli con olio, sale, qualche foglia di basilico sminuzzata e il cipollotto.
Unire il tonno sbriciolato e riempire un vasetto alternando il pane tostato, i pomodori ed il tonno.
Aggiungere un filo di olio a crudo e lasciar riposare per qualche minuto in frigorifero se la preferite fredda.
Ogni piatto una scoperta. Come vedere un luogo noto da una nuova angolazione. Mi fai tornare con la memoria ai piatti della tradizione familiare. Della mia Toscana d’origine. Ma rivisitandoli mi inviti a provarli di nuovo sotto una nuova veste. Grazie e brava
Grazie infinite!
Ci sono piatti che fanno parte della tradizione e che vanno rispettati come tali.
A volte i piatti più semplici sono quelli che apprezziamo di più.
Possiamo rivisitarli ma bisogna pur restare in minima parte fedeli alla ricetta tradizionale.